Spring Awekening
Festival delle Scuole 2025 | Intensivo Adolescenti ITC Studio 3° gruppo

Risveglio di primavera, scritto da Frank Wedekind tra il 1890 e il 1891, parla di scuola, di ragazzi, di domande che bruciano.
Parla di crescita, di scoperta, di disobbedienza.
La prima volta che lo si legge, la reazione è spesso la stessa:
"Ma davvero? È stato scritto più di cent’anni fa?"
E ogni volta che lo si riapre, qualcosa cambia. Perché cambia chi lo legge, chi lo vive, chi lo mette in scena.
Non è un testo da “rappresentare”.
È un testo da abitare.
Un’enciclopedia dell’adolescenza, piena di desideri e fantasmi.
Wedekind rompe il silenzio, infrange i tabù, spalanca una porta su quella stagione della vita in cui tutto è confuso e potentissimo.
L’adolescenza è desiderio, vergogna, rabbia, scoperta.
È il momento in cui si incontra il sesso, e a volte anche la morte.
È il tempo in cui la domanda cambia forma: da "Perché?" a "Perché sono al mondo?"
La luce in sala è accesa.
Perché l’azione avviene qui.
Ora.
Narratori tengono aperto il dialogo tra ciò che eravamo e ciò che siamo.
Tra Wedekind e Freud, ma anche tra Blanco e Netflix.
Le parole, la musica, il movimento: tutto si rifrange, come la luce su un prisma.
A volte siamo personaggi.
A volte siamo noi stessi.
A volte siamo un coro.
Un corpo unico.
Un tentativo collettivo di raccontare qualcosa che non smette mai di accadere:
diventare grandi.