Il due per cento
Liceo Classico e delle Scienze Umane F. Durante di Frattamaggiore (NA) - in concorso
con Leonardo Bilancio, Giuseppe Campanile, Cecilia Concia, Carmen Crispino, Dorotea Pendolo, Francesco Petrone, Giuseppe Russo, Rosa Scarano
a cura di Antimina Flagiello
L’ispirazione del nostro spettacolo nasce da uno sguardo sul mondo contemporaneo a partire da una intuizione di Einstein che dimostrò matematicamente che il 2% della popolazione mondiale sarebbe sufficiente a cambiare significativamente la realtà. Lo spettacolo che vi presentiamo è perciò una piccola storia, coraggiosa o ambiziosa, che vuole trasformare l’invisibile in visibile, per essere parte di questo 2%. La scelta di un genere teatrale impegnativo, un dramedy, un dramma satirico, che crea un sincretismo tra tragico e comico, si è rivelata una scelta obbligata per raccontare le deformazioni e le aberrazioni di una società senza cadere nel retorico pietismo e nella facile autocommiserazione. L’ironia consente di conservare uno sguardo lucido e caustico per intravedere sempre una alternativa possibile. Anche il pubblico sarà coinvolto perché non si può restare spettatori della vita nel comodo buio di sala dove è facile confondersi e perdersi. Perché nessuno si salva da solo in un mondo che oscilla tra il culto dell’apparenza e la negazione del dolore, proprio e altrui. La risata è una lente di ingrandimento e svela un confine non sempre netto tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, lo specchio di un cinismo con cui ciascuno di noi deve fare i conti. E vedere con chiarezza che la felicità non è una merce da consumare ma sempre una costruzione di consapevolezza, qualunque sia il nostro “mental coach”…
Essenza
I.I.S. Bonomi Mazzolari di Mantova - in concorso
con Macha Amato, Noamane Ait, Morad Allali, Naima Ayari, Harashdeep Bhagat, Redjan Bisku, Desire Bossa, Yasmine Brahim, Ishak Chamou, Achraf Darqoch, Soufiane El Achimi, Wiame El Joundy, Ayman El Mone, Erika Kaur, Malak Leftat, Alessandro Manerba, Massimo Mansour, Dimna Miftal, Abdelkibir Mouhouch Marte Nunez Keison Leandro, Mattia Parisi, Michelle Paravento, Anass Rafia, A, essandro Roversi, Salvatore Felipe Savoia, Flori Sefa, Duguyanle Shafiq Herbi, Jaskaran Singh, Mithna Sridaranpillai, Gabriele Sternativo, Dilan Giovanny Suarez Castro, Ishaq Touhami, Luca Tozai, Francesco Vidiri
a cura di Maria Ida Mongelli e Virna Venturini
Homo sum: humani nihil a me alienum puto. La parola teatro ha un’origine molto antica, proviene dal greco theàomai che significa vedere, con l’accezione di riconoscere. Il riconoscimento che consente il teatro ha un valore essenziale poiché riguarda la nostra interiorità di esseri umani, cioè la parte che ci spinge ad agire. A teatro si fa l’esercizio di identificare le numerose emozioni che ci appartengono, comprese quelle che, provocando preoccupazione, a volte vorremmo negare. Questa esperienza incoraggia il processo di conoscenza di sé attraverso il confronto con gli altri. Grazie al teatro, dunque, si può arrivare a scoprire che la propria essenza coincide con la condivisione dello stesso sogno, condivisione che è, a nostro parere, la forma più sublime di fratellanza.
con i ragazzi e le ragazze Liceo Classico e delle Scienze Umane F. Durante di Frattamaggiore (NA)
con i ragazzi e le ragazze dell'I.I.S. Bonomi Mazzolari di Mantova
INTERO: € 8,00
RIDOTTO 6-11 anni: € 5,00
OMAGGIO 0-5 anni
ITC Teatro, Via Rimembranze 26, San Lazzaro di Savena (BO)
2024 - Teatro dell'Argine Società Cooperativa Sociale
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